Dottoressa Myriam Frittoli
La poesia " i dolori dei bambini " credo possa riassumere quello che è per me
fare psicoterapia con pazienti in età evolutiva.
Spesso incontro bambini con “pesi troppo grandi da portare” che esprimono la loro sofferenza tramite il corpo;
è il caso di Francesco, il mio primo paziente.
Ma leggendo la poesia, il mio pensiero va anche ad Alessandro che “tace e sta a guardare”
mentre i suoi genitori decidono improvvisamente di separarsi.
Camilla, apparentemente una “nave senza naviganti”, ma che ha saputo,
anche grazie al mio aiuto, raddrizzare la rotta.
Infine Claudio, il mio primo paziente adolescente,
che non sapeva a chi esprimere“quanto è amara la sua pena” in quella scuola di periferia.
Ecco, per ciascuno di loro, io sono stata quel “grande” a cui hanno potuto raccontare la loro pena,
la loro sofferenza anche se non “sapevano le parole con cui parlare”.
Se un bambino sapesse le parole
con cui parlare ai grandi per spiegare
direbbe che cos'è che copre il sole
vorrebbe che lo stiano ad ascoltare
direbbe che gli pesa sulla schiena
un peso troppo grande da portare
direbbe quanto è amara la sua pena
invece tace e sta a guardare.
I dolori dei bambini non son piccoli così
ombre scure da giganti navi
senza naviganti
I dolori dei bambini non lo sanno dire a chi, son macigni son spini
non son piccoli così.
Se un bambino sapesse le parole
con cui parlare a un grande
per spiegare
direbbe una cosa e una sola
mi devi più di un uomo rispettare."
di Mela Cecchi
Per me è un privilegio e un dono starli ad ascoltare
e aver cura di quel sorriso che
è “l'anima del mondo ”.